
Molte volte ci troviamo ad utilizzare oggetti che una volta utilizzati e “consumati” possono solo essere buttati, seguendo la logica dell’usa e getta. Esistono però scelte più green? Molte aziende per incontrare i bisogni dei consumatori ormai sono sempre più attenti al rispetto dell’ambiente. Decidono infatti di convertire parte della loro produzione in opzioni 100% sostenibili e da piantare.

Sicuramente la carta è la più facilmente adattabile a questa trasformazione. Una casa editrice argentina, Pequeno Editor, ha deciso di realizzare un libro per bambini che si potesse piantare per far nascere un albero dopo la sua lettura. Il nesso è intuitivo: ogni libro che viene prodotto, contribuisce all’abbattimento di piante dato che la materie prima in questione proviene proprio dal tronco delle stesse. In questo modo si ristabiliscono, almeno in parte, gli equilibri ambientali. Si insegna oltretutto ai bambini l’importanza dell’ecosistema che ci circonda e agendo concretamente per contribuire alla riforestazione. Tutto ciò è reso possibile dall’utilizzo di inchiostro biodegradabile e dall’inserimento di semi al suo interno. La pianta che nascerà potrà raggiungere i trenta metri di altezza: la Jacaranda. La metafora vuole che simboleggi la crescita culturale del bambino dopo la lettura di ogni libro.
Seguendo l’onda di prodotti per bambini, anche i coriandoli di Bloomin danno un tocco più green alle feste. Possono dar vita a numerosi fiori, un divertimento sostenibile a tutti gli effetti.
Ma anche alcuni piatti di carta possono essere trasformati in piante da vaso dopo il loro utilizzo, basterà semplicemente togliere la pellicola esterna e… piantarli! La start up colombiana in questione rappresenta inoltre un virtuoso esempio di riutilizzo di scarti agricoli come la buccia di ananas o i semi di mais.

La matita da piantare
Ora nascono le matite per occhi che diventano fiori selvatici dopo essere state piantate a testa in giù. Queste sono simbolo di come anche le aziende di make-up siano sempre più coinvolte nella realizzazione di prodotti completamente sostenibili. L’esempio lampante proviene dall’azienda danese Sprout. Questa ha recentemente ha lanciato la nuova matita per occhi con i semi inseriti alla sua estremità. Nei mesi successivi continuerà questa campagna ecologista espandendo la produzione innovativa anche alla matita per sopracciglia. Questi rappresentano due must have nelle trousse di tutto il mondo. Se invece non ti piacciono i fiori selvatici puoi sempre optare per le matite che diventano verdura ed erbe aromatiche.
Sono molte le aziende che si stanno attivando sempre di più in questa direzione, adeguandosi al nuovo trend degli ultimi anni in cui la spinta ecologista e sociale. Sempre maggiore e diventa requisito fondamentale nella scelta di un prodotto da parte del consumatore. In aggiunta a quanto appena detto, va evidenziato come i social network abbiano amplificato questo movimento ecologista. Ciò tramite l’influenza mediatica di numerosi influencers che si battono quotidianamente per le tematiche ambientali. Allo stesso tempo riescono a coinvolgere anche i consumatori che normalmente non acquisterebbero prodotti green ad un prezzo maggiore. Questi infatti non sono così coinvolti emotivamente e personalmente in quelle scelte d’acquisto. Grazie al fatto di essere social addicted e il costante desiderio di mostrare ai propri followers qualcosa di così inusuale, arriverebbero comunque alla stessa conclusione: l’acquisto del prodotto.

Dottoressa in Marketing, Comunicazione Aziendale e Mercati Globali. Studentessa di Strategic Communication, Laurea Magistrale IULM.
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