Giardini terapeutici e garden therapy – La natura che ci fa bene
Ti è mai capitato di essere di cattivo umore, uscire a fare una passeggiata in mezzo alla natura e all’aria aperta e di scoprirti molto più sollevato una volta rientrato a casa? Se la risposta è sì, è perché probabilmente hai sperimentato il potere benefico dello stare nel verde.
La natura, con le sue mescolanze di profumi e suoni, aiuta le persone a sentirsi meglio. Questa sua capacità curativa è stata riconosciuta e comprovata da esperti tanto da aver assunto il nome di ortoterapia o garden therapy. Questo ha fatto nascere spazi verdi appositamente progettati per dare beneficio alle persone: i cosiddetti giardini terapeutici.
Il potere benefico della garden therapy
Garden therapy e ortoterapia sono termini che sono stati coniati per identificare il beneficio che si trae dallo stare a contatto con piante e fiori. Lo stesso è legato all’occuparsi di attività come l’orticoltura e il giardinaggio. Odori, suoni e colori della natura possono trasformarsi in potenti strumenti complementari ai medicinali nella cura di alcuni disturbi e patologie. Questo partendo dai casi più lievi fino ad arrivare anche a quelli più gravi. Gli stimoli che percepiamo quando siamo in contatto con la natura sono in grado di dare beneficio sia alla nostra mente che al nostro corpo.
È stato provato che passare del tempo nel verde ha un effetto positivo nei percorsi di riabilitazione cognitiva e fisiologica e sulla riduzione del carico farmacologico terapeutico. Inoltre, dedicarsi alla cura di un altro essere vivente può rieducare le persone con problemi sociali, in quanto insegna e invoglia a prendersi maggiormente cura anche di sé.
Giardini terapeutici: cosa sono e per cosa fanno bene
I giardini terapeutici sono studiati e progettati proprio per diventare dei luoghi in grado di dare benessere psicofisico alle persone. Contribuiscono al processo di guarigione di pazienti affetti da alcuni disturbi o patologie. Sono progettati ad hoc da vivaisti che lavorano a stretto contatto con medici, psicologi e ortoterapeuti. Nascono quindi dalla fusione di più discipline: la medicina e la psichiatria, la psicologia ambientale, l’agronomia e la botanica, e l’architettura del paesaggio.
I giardini terapeutici possono essere suddivisi in due gruppi principali: giardini rieducativi e giardini riabilitativi. I primi sono progettati per ridurre lo stress e dare sostegno emotivo alle persone, mentre i secondi per aiutarle a sviluppare capacità fisiche, cognitive, sociali e psicologiche.
I benefici
Tramite la stimolazione dei sensi, principalmente la vista, l’olfatto e il tatto, sono in grado di apportare una serie di benefici, tra cui:
- Sollevare l’umore
- Attenuare i sintomi di deficit dell’attenzione e di iperattività
- Aiutare nel processo di guarigione post-operatorio
- Aiutare a regolare i comportamenti alimentari
- Più in generale, a calmare e rilassare
Grazie all’insieme delle loro capacità benefiche, i giardini terapuetici possono dare un grande contributo per la cura e il trattamento di patologie e sindromi quali l’alzheimer, i disturbi dello spettro autistico e per depressione e disturbi dell’umore.
A seconda dello scopo per cui sono realizzati, i giardini vengono progettati con caratteristiche spaziali e dimensioni differenti, con una diversa varietà di piante e fiori, e prevedendo la possibilità di fare particolari attività al loro interno, come ad esempio dedicarsi all’orticoltura o al giardinaggio.
I giardini terapeutici in Italia sono in crescita, e sempre più strutture si stanno organizzando al fine di offrire un percorso di riabilitazione nel verde. Tra le strutture che maggiormente possono beneficiare di questi giardini ci sono le strutture ospedaliere, riabilitative e psichiatriche, i centri benessere e terapeutici, le case di cura e i centri dedicati agli anziani.
I giardini terapeutici di Andrea Mati
Andrea Mati è un vivaista di Pistoia. Insieme ai suoi due fratelli, Francesco e Paolo Mati, guida il gruppo Mati 1909, un insieme di aziende che si occupano di progettazione e realizzazione di giardini, vivai e spazi verdi. Si dedicano inoltre alla promozione e diffusione della cultura del verde.
Da anni, Andrea Mati è impegnato a portare avanti iniziative di solidarietà. Il lavoro presso la comunità di San Patrignano, per la quale si è occupato di risistemare il verde all’interno della struttura affiancato dai ragazzi in cura, è stata l’occasione che gli ha permesso di comprendere quanto il verde e la natura possano contribuire al benessere delle persone.
Oggi, in collaborazione con centri di ricerca e docenti universitari, si occupa di realizzare non solo giardini terapeutici ma anche aree verdi destinate alla collettività, ed è uno tra i più famosi progettisti italiani di giardini terapeutici.
Laureata in lingue orientali che, dopo tre anni di ideogrammi e cultura nipponica, un po’ per caso si è avvicinata al mondo della comunicazione. Dopo la laurea con una tesi sulla pubblicità giapponese, ho iniziato a lavorare in un’agenzia di pubbliche relazioni, per poi lasciare tutto e decidere di trasferirmi un anno a Tokyo per approfondire lo studio della lingua. Oggi, lavoro nel dipartimento di comunicazione e marketing di un’azienda in Italia, ma con la testa e il cuore è come se non fossi mai tornata. Mi piacciono i viaggi lenti on the road e zaino in spalla, le notti in tenda con il cielo stellato a fare da soffitto e i libri letti al tepore del sole.
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