La nuova collezione green di Pinko. Il designer inglese Patrick McDowell insieme a Caterina Negra, la direttrice creativa di Pinko, ha dato vita alla nuova capsule collection di Pinko realizzata con pezzi di scarto, che sono stati ridisegnati per creare nuovi pattern, combinando lo stile di Mcdowell al glam di Pinko.
La collezione, creata con un processo di upcycling che prevede il riutilizzo di oggetti o materiali in disuso per trasformarli in qualcosa di nuovo, si chiama Reimagine.
La collezione è: “una selezione di pezzi classici […] dai jeans patchwork alle camicette con paillettes, e blazer, cappe gioiello, cappotti e borse decorate da piegoline di tulle […]”.
I valori designati si possono ritrovare in ogni capo proposto. Infatti, è possibile ritrovare la sostenibilità e il riciclo dei materiali in capi con patchwork in denim, camicie e blazer cosparsi di paillettes, oppure cappotti impreziositi da gioielli.
Punto forte della capsule collection sono però le borse, create sulla falsa riga delle iconiche Classic Love Bag e Mini Love Bag. Sul sito ufficiale infatti si legge:
“Abbiamo recuperato più di 4000 metri di tessuto che altrimenti non avremmo utilizzato in nessun altro modo. Ogni capo è davvero unico […] Potrai ripercorrere la genesi del capo acquistato con il tuo smartphone attraverso il chip NFC integrato nel cartellino dedicato.”
Sostenibilità come valore fondamentale
McDowell è noto per la sua bravura nell’adottare soluzioni sostenibili e per trasformare vecchi capi non utilizzati in indumenti innovativi, ricreando nuovi pezzi unici con le rimanenze. In questo modo si limitati gli sprechi, garantendo anche l’incolumità dell’ambiente.
Con questa collezione green di Pinko, lo stilista è riuscito a restaurare e a dare nuova vita a migliaia di metri di tessuto dell’azienda italiana. È proprio così che è nata la collezione Autunno-Inverno 2020-2021 di Pinko, in vendita nelle boutique e in shop online selezionati.
“Sono così entusiasta che Pinko abbia fatto questo passo audace verso un’industria della moda circolare. Questi passaggi sono fondamentali per dimostrare che, non solo le marche possono salvare le scorte invendute, ma possono reinventarle in nuove, entusiasmanti e pertinenti collezioni per i loro clienti.” – Patrick McDowell
“Recuperare. Riutilizzare. Re-immaginare“: questo è il motto promotore dell’iniziativa all’insegna del green e dell’eco-sostenibilità, valore, oggi più che mai, alla base del mondo del fashion.
Una moda sempre più green per la collezione green di Pinko
Non è la prima volta che Pinko si dimostra interessata all’eco-friendly. Infatti, già nel 2018 aveva dato vita alla PINKO Forest, una piantagione in Kenya di circa diecimila alberi da frutto che avrebbe avuto un impatto ambientale positivo e che avrebbe sostenuto la popolazione locale.
Questa proposta è stata possibile grazie alla partnership con Treedom: l’unico sito web al mondo che consente all’utente, con un semplice click, di piantare un albero e di monitorarne la crescita.
Nel 2019 invece, sempre facendo affidamento a Treedom, PINKO ha unito le forze con il brand Stella Jean dando vita a 5 t-shirt impreziosite con dettagli tipici della cultura Masai del Kenya.
Stiamo assistendo ad una tappa importante per il futuro della moda sostenibile: grazie alla promozione di nuove idee che guardano da vicino ai problemi relativi all’impatto ambientale e alle tecniche innovative di lavorazione introdotte nell’ultimo decennio, il settore può orientarsi sempre di più verso un approccio sostenibile.
Sono laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione e specializzata in Editoria, Culture della Comunicazione e della Moda.
Le mie passioni sono il canto, la danza e le serie tv. Amo leggere romanzi e libri fantasy. L’ironia fa parte del mio essere, sono molto socievole e solare.
Mi piace organizzare le cose che fanno parte della mia vita, adoro lo stile minimal e i colori pastello.
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