Orange Fiber dà una seconda vita agli agrumi per creare tessuti d’abbigliamento
Mentre facciamo colazione con una spremuta, o spezziamo la fame a metà mattinata con due fette d’arancia, forse neanche immaginiamo che dagli scarti che produciamo può “nascere” un’elegante camicia in seta. E’ quanto fa Orange Fiber, azienda italiana capitanata da ADRIANA SANTANOCITO ed ENRICA ARENA. Queste due giovani siciliane (coincidenza?) che nel 2013 hanno brevettato il primo tessuto sostenibile al mondo grazie alle tonnellate di sottoprodotti agrumicoli.
Due sono state le loro passioni all’origine di questa idea: la moda e la Sicilia. Sono bastate la voglia di innovare il settore in chiave sostenibile e uno dei prodotti più rappresentativi dell’isola, le arance, ad avviare il progetto. Da qui l’intuizione di unire gli agrumi con il tessile per creare un nuovo materiale che potesse rivoluzionare le passerelle
Pensate ad un’arancia intera: metà del suo peso diventa secco per l’alimentazione, il resto diventa un sottoprodotto da smaltire. Questo sottoprodotto, in termini di volume, ammonta a circa 700.000 tonnellate soltanto in Italia e per noi rappresenta una risorsa.
Adriana Santanocito
Dagli arbori ad importanti traguardi internazionali
L’azienda è nata nel 2014 grazie ad una collaborazione con il Politecnico di Milano – con cui l’anno prima era stato depositato il brevetto italiano. In seguito questo è stato esteso a PCT internazionale – e nel 2015 ha installato il primo impianto pilota in Sicilia.
Il 2016 è stato una porta d’ingresso al segmento moda–lusso, sbocco di riferimento per entrare sul mercato “moda, sostenibilità e tecnologia”, come sostiene Enrica Arena. Questo è avvenuto a seguito della chiusura del primo contratto commerciale per la produzione di più di 10.000 metri di tessuto con Salvatore Ferragamo. Nel 2017 il noto brand lanciò la prima collezione moda con i tessuti dell’azienda, la Ferragamo Orange Fiber Collection. Ciò ha rappresentato la perfetta dimostrazione di come sostenibilità e rispetto dell’ambiente possano armonizzarsi con il design della moda italiana, dando nuova forma al lusso.
Anche una famosa azienda d’abbigliamento internazionale come H&M ha siglato, nel 2019, una partnership con Orange Fiber. Ha infatti dato vita alla Conscious Exclusive, una linea speciale a tiratura limitata realizzata interamente con materiali riciclati. La collaborazione, lanciata una volta l’anno con eventi dedicati nel mondo e commercializzata in negozi selezionati tra i 4000 punti vendita del gruppo su scala internazionale.
Nel 2017 la produzione mondiale di fibre tessili ha raggiunto le 100 milioni di tonnellate, è stato previsto che nel 2025 raggiungerà le 125 milioni di tonnellate. Questo ha delle pesanti ricadute a livello ambientale e sempre di più brand di moda e consumatori cercano alternative sostenibili alla produzione di tessuti.
Enrica Arena
La sfida sostenibile
Numerosi brand dichiarano che i tessuti sono il primo ambito di azione su cui modificare la loro produzione. Orange Fiber propone l’alternativa sostenibile e animal-free alla seta pur riuscendo a mantenere da un lato la qualità del prodotto, dall’altro l’elevata sostenibilità ambientale.
Oggi il marchio Orange Fiber è riconosciuto in tutto il mondo come best practice di tessuto sostenibile, innovativo e di alta qualità per la moda. Ha attirato l’attenzione non solo dei media italiani, ma anche internazionali, come La Repubblica e Vogue.
Tecnologia, innovazione e qualità del Made in Italy: mix vincente per offrire l’ingrediente perfetto alle case di moda che vogliono impegnarsi a produrre in maniera sostenibile, nel rispetto della Terra e dei consumatori.
Intraprendente e curiosa, credo nella forza delle parole e nell’importanza di saper comunicare
in maniera coinvolgente ed efficiente per raggiungere il proprio obiettivo.
Viaggi, cibi, libri e il mio barboncino sono le mie passioni.