
Treedom è una startup nata nel 2010 che offre ai propri utenti la possibilità di adottare o regalare alberi direttamente dalla propria poltrona di casa. Il consumatore sceglie la tipologia di pianta che preferisce e, dall’altra parte del mondo, selezionate cooperative di contadini e ONG si occupano di piantare questi alberi. L’obiettivo è quello di fungere da ponte tra piantatori di alberi e utenti che vogliono contribuire a rendere il mondo un po’ più green.
«C’è un eschimese in mezzo ai ghiacci, un beduino in pieno deserto e un polinesiano in alto mare. Tutti e tre stanno piantando un albero. La mission di Treedom è far sì che questa non sia una barzelletta»
Federico Garcea – Founder e CEO di Treedom
Ciliegio Africano, Avocado, Baobab sono solo alcune delle venti varietà disponibili sul catalogo del sito. Una volta selezionata la tipologia di pianta, l’utente è messo virtualmente in contatto con un contadino. Questo pianterà quell’albero nel proprio paese e si occuperà della sua crescita. Ogni passaggio è comunicato all’acquirente tramite una fotografia, la creazione di un profilo online e la possibilità di geolocalizzare la propria pianta. Una volta dato un nome all’albero, l’utente è aggiornato mensilmente tramite delle notifiche via mail da quando la pianta è ancora in vivaio e fino al momento del trapianto nel paese prescelto. Nel cosiddetto “diario dell’albero” si tiene conto del suo avanzamento e del progetto che si sta sostenendo.

Da FarmVille a Treedom
L’idea del progetto nasce letteralmente per gioco. I suoi fondatori Federico Garcea e Tommaso Speroni, studenti di scienze politiche e relazioni internazionali, ricordano con il sorriso quanto amassero giocare a FarmVille. Se non ve lo ricordate, questo era il social game che simula online la vita di un contadino. La piattaforma dava la possibilità ai propri utenti di comprare e piantare alberi virtuali per estendere i propri terreni. Dunque perché non seguire quell’esempio ma piantare realmente dei veri alberi?
Dal virtuale al reale, dal 2010 al 2021, Treedom ha raggiunto più di 700 mila persone. Ha aiutato più di 115 mila contadini e ha piantato quasi 2 milioni di alberi in 17 paesi di tutto il mondo. Un primo punto di forza della startup è sicuramente la possibilità di regalare un albero a una persona speciale. Farle conoscere le sue caratteristiche e il suo significato e personalizzarlo con un messaggio a scelta. Recentemente, Treedom ha aperto le proprie porte anche alle aziende per permettere loro di rinnovarsi e rendersi sostenibili. Oggi sono più di 5000 le aziende coinvolte.
Nel 2017 il progetto di Treedom viene notato da alcuni investitori oltreoceano.
La Bill & Melinda Gates Foundation seleziona il progetto Treedom fra innumerevoli aziende che si sono distinte per innovazione e sostenibilità. Premia la startup nostrana con un assegno da mezzo milione di dollari. L’aiuto finanziario permette a Federico e Tommaso di ampliare la propria sede. Assumono 51 collaboratori e cedendo il 25% dell’azienda a un gruppo di impact investor. Un’idea made in Italy diventata internazionale.

Sostenibilità e sviluppo di mercati locali
Dietro la piantagione di un albero si cela un messaggio nobile e benefico. Da un lato Treedom è in prima linea nella guerra alla deforestazione e desertificazione e lotta contro l’aumento di CO2a livello globale. Non solo offre la possibilità di creare delle vere e proprie foreste in contesti bisognosi. Rende ogni singolo utente consapevole delle emissioni di anidride carbonica che emette ogni giorno. Un’apposita sezione sul sito web di Treedom permette di calcolare quanto inquinamento è prodotto da semplici azioni quotidiane e quanto di tutto questo è possibile recuperare con un singolo albero piantato.
Dall’altro lato Treedom finanzia piccoli progetti agroforestali, facendo attenzione a piantare specie arboree native e rispettose della biodiversità dei differenti territori. Gli alberi e i loro frutti sono di proprietà dei contadini che li piantano e se ne prendono cura come dei veri custodi. Così facendo, incrementano il loro reddito e avviano iniziative di microimprenditorialità in aree rurali e sottosviluppate del pianeta. In Italia, ad esempio, Treedom ha avviato due piccoli progetti in collaborazione con Libera Terra che opera in Sicilia e Campania, per finanziare ragazzi e giovani cooperative e piantare alberi in terreni confiscati alla mafia.
No poverty, quality education e climate action sono solo alcuni dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) da raggiungere entro il 2030, stabiliti dal Programma di sviluppo delle Nazioni Unite nel 2015. Treedom, con la sua azione, contribuisce al raggiungimento di dieci di questi obiettivi per proteggere il pianeta e le persone in Asia, Africa, Sud America e Italia. L’obiettivo personale di Treedom invece è quello di raggiungere la cifra di 10 milioni di alberi piantati entro il 2023. Per sostenere il progetto ed entrare in questa community tutta green il sito web è: www.treedom.net.


Dottoressa in Lettere Moderne e specializzata in critica editoriale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. La mia passione per il giornalismo, l’editoria e il cinema mi hanno portata ad approfondire il mondo della comunicazione in tutte le sue forme presso la facoltà di Giornalismo, cultura editoriale e comunicazione multimediale dell’Università di Parma, che tuttora frequento.
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